Evento :Fiera di San Martino
Manifestazione dalle radici medievali, poiché è quell’epoca che questa contrada si trovava al centro dei traffici da e per il mare per il commercio del sale e di altre spezie. La fiera era luogo di raccolta e commercializzazione di spezie, pellame, tessuti… e in tale occasione, la tradizione consacrò la stipula e la conclusione dei contratti agrari e delle affittanze immobiliari: i lavoratori stagionali e mezzadri terminavano, infatti, le loro prestazioni nel giorno dedicato a San Martino, l’11 novembre.
A memoria di questa antica tradizione, la Fiera conserva ancora oggi un’atmosfera rurale e al mondo contadino, in particolare alla vitivinicoltura, lega le iniziative in programma. In occasione di San Martino si dice che “ogni mosto diventa vino”… ecco quindi che le cantine della zona aprono al pubblico per offrire la degustazione delle loro produzioni accompagnata da pane e salame, naturalmente quello DOC di Varzi.
La fiera vera e propria, viene allestita nel centro storico del paese e nelle piazze, dove saranno esposti trattori e macchine agricole e troveranno posto chioschi delle associazioni e banchi di vario genere, ma anche falconieri e altri personaggi a rievocare l’atmosfera medievale... Non mancheranno postazioni per la degustazione di polenta e salamini, porchetta, caldarroste e atre prelibatezze di stagione.
A Palazzo Pedemonti-Malaspina verrà ricostruita un’antica osteria animata da canti tradizionali, e saranno messi in mostra i giocattoli di una volta: bambole, pupazzi, soldatini e altri balocchi antichi di Giorgio Crippa ed Elfride Buhler, appassionati e collezionisti da oltre trent’anni, scateneranno curiosità dei più piccoli e nostalgia nei non più giovanissimi. La stessa sede ospiterà nei suoi spazi: animali da fattoria nelle stalle, prodotti locali a km 0 e Il mondo del vino nelle cantine.
Luoghi: Godiasco e visita al borgo di Cecima
L’assetto medievale di Godiasco Salice Terme è leggibile nel nome delle vie che corrispondono alle antiche corporazioni di arti e mestieri: via dei fabbri, via dei fornai, via dei conciatori, via dei boscaioli, via del mulino. In via del Castello sono visibili resti di una torre costruita in pietra e ciottoli di fiume, che reca una fascia in mattoni a vista, utilizzata come decorazione. La costruzione, attualmente adibita ad abitazione, con ogni probabilità faceva parte della cinta difensiva del feudo. Un'altra torre circolare, in via della Cerchia, costituisce l'elemento superstite delle antiche mura risalenti al XIII secolo. Palazzo Malaspina che si suppone che il sia stato edificato sulle vestigia di una rocca preesistente. L’edificio, unica costruzione di rappresentanza che prospetta la piazza in cui sorge anche l’antica chiesa, è intonacato a calce ad esclusione del portale in arenaria, sorretto da due cariatidi, ormai trasformate dal tempo. All'interno un piccolo androne immette nel cortile porticato in cui si trova un pozzo In pietra con sovrastante decorazione statuaria risalente al XVI secolo. La Chiesa Parrocchiale di San Siro, edificata con mattoni a vista secondo i canoni del primo Novecento, ha una struttura tardo gotica con alte colonne a croce latina che reggono volte a crociera puntiformi. Interessanti sono le vetrate colorate piombate, raffiguranti Santi, Cristo vittorioso, la Vergine Maria e, in particolare, un Cavaliere che si inchina porgendo il modellino della chiesa.
Il Borgo di Cecima, uno dei più antichi centri abitati della Valle Staffora, è stata fondato dai Liguri e il suo nome significherebbe “terra d’oriente”. È stata governata, per molti secoli, dai vescovi di Pavia che, nell’XI secolo, vennero nominati conti di Cecima. Costruirono le mura difensive e un castello promulgando norme, statuti, frutto della rielaborazione di antiche leggi. L’aspetto medioevale di questo borgo è ben conservato: il piccolo centro, infatti, è percorso da molteplici viuzze, le cui pavimentazioni sono realizzate con le pietre del vicino torrente Staffora, così come le case. Di notevole interesse è la Chiesa dei SS. Martino e Lazzaro, costruita nel XV secolo in stile tardo gotico-lombardo nel sui resti di una precedente parrocchiale del XII secolo, crollata a causa di una frana.