Evento: Sagra del tartufo e del formaggio
Simbolo ed emblema della tradizione territoriale e dell'eccellenza gastronomica locale, la Sagra del Tartufo e del Formaggio “che salta” accoglie ogni anno, con cortesia, ospitalità e buona cucina, quanti desiderano gustare il pregiato tubero e il formaggio tipico, all'insegna di piatti della tradizione locale e prelibatezze gastronomiche. L'origine alluvionale dei terreni e la presenza di essenze arboree adatte rendono infatti il territorio del Comune di Menconico idoneo alla crescita del tartufo, prezioso fungo ipogeo ricercato e raccolto sin dai secoli passati e ingrediente di piatti prelibati della tipica cucina locale. Esiste dunque un legame inscindibile tra la comunità, l’area naturale, il tartufo e l'esperienza nella preparazione di piatti che ne esaltano sapore e profumo. Un legame di tradizione che da più di vent’anni si rinnova e celebra durante la sagra che vede coinvolta la popolazione dell’intero paese nell'organizzazione di un evento, a testimonianza dell'amore per il proprio territorio e la sua storia.
Luoghi: Menconico ed escursione nella Riserva Naturalistica del Monte Alpe
A monte di Varzi, appena dopo aver imboccato la Statale che conduce a Bobbio, quasi tutto il versante che scende dal Monte Penice costituisce il Comune di Menconico, composto da una ventina di frazioni. Si tratta di una zona molto mossa, intersecata da parecchie vallette, più o meno ripide, i cui fossi portano le acque al torrente Aronchio, che drena praticamente tutti il territorio comunale.
L’economia del Comune si fonda sull'agricoltura, sul bosco e soprattutto sull'allevamento, a cui si lega la produzione del cosiddetto "formaggio che salta o che brucia" dal sapore piccante.
La Riserva riveste una grande importanza naturalistica e paesaggistica grazie alla presenza di fitti boschi di latifoglie e conifere alternati a prati ricchi di importanti fioriture. Le aree boscate comprendono circa 186 ettari di pineta artificiale a prevalenza di Pino nero e 114 ettari di bosco ceduo. I boschi di conifere, impiantati a partire dagli anni ’30 per sopperire a situazioni di forte dissesto idrogeologico dei versanti, occupano aree potenzialmente destinate al bosco misto di Faggio e Abete bianco, alle quote alte e nelle esposizioni settentrionali, mentre alle quote più basse occupano aree vocate a boschi di Roverella, Carpino nero e Orniello. La ricchezza di biodiversità della Riserva si manifesta anche a livello di fauna comprendendo numerose specie animali, tra le quali la formica rufa, introdotta come interventodi lotta biologica a partire dagli anni '50.